domenica 17 novembre 2013

Inizia l'avventura


Ci sono quei giorni in cui ti senti finalmente soddisfatto della tua vita, in cui senti che hai iniziato a muovere i primi passi nel mondo che hai sempre sognato. A me è successo quando la Nativi Digitali Edizioni mi ha contattato per dirmi che era interessata a Storie di uomini invisibili, il libro che avevo proposto loro.
  Erano ormai due anni che collaboravo con diversi siti come recensore, erano ormai due anni che mandavo a ogni casa editrice lo pseudo-libro (scritto nel 2011, fra l'altro) e sempre da due anni che mi imbarcavo in progetti più o meno seri per cercare di far valere quel benedetto diploma da sceneggiatore. Tutto si concludeva con una sorta di tonfo, tutto sembrava destinato a fallire, e chi mi conosce si è dovuto sorbire in più di un'occasione il mio malumore.
  Lì cominci a capire che sei circondato da santi, oltre che dal fatto che se la fortuna è cieca, tu sulla fronte hai scritto sfigato in braille. Ma quel che è più importante, capisci che non devi demordere, che se credi realmente in qualcosa non devi farti deprimere dai primi insuccessi e continuare sulla tua strada.
  Con molto aiuto, è quello che ho cercato di fare.
  E alla fine, un piccolo risultato è stato raggiunto.
 Da qui anche la decisione di aprire questo blog... o almeno, di azzerare quello vecchio e ripartire [nuovamente] da zero. Un po' per cercare di perdere molto del tempo libero che ho, un po' per poter ampliare la mia passione per la scrittura sperando di poter narrare della mia vita, delle mie passioni, delle mie idee e via dicendo.
  Una sorta di diario di bordo, solo senza nave e senza mare. E anche senza diario effettivo, se vogliamo dirla tutta...
  Un piccolo spazio personale per conoscere il Jack più intimo... o per dirla in una maniera molto meno gay, uno spazio mio dove parlare a vanvera dei miei deliri. Dovo posso comunicarvi eventuali passi avanti con dei progetti o dove potrete leggere le mie imprecazioni per delle eventuali delusioni e via dicendo. Se vi interessa alle volte narrerò anche dei matti che abitano nella mia cittadina, e lì sì che ci sarà molto da ridere. O da piangere, fate vobis.
  Ora non mi resta altro da fare che sperare che vogliate seguirmi anche in questo viaggio. Dal canto mio, non me lo sono mai goduto così tanto.

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